Contesto storico: The Gilded Age

Distribuzione della popolazione nel 1890: passa da 5 a 90 milioni di
abitanti in meno di un secolo 


Negli Stati Uniti, dopo le guerre di Indipendenza (1775-1783) e la Guerra di Secessione (1861-1865), vi è un periodo di straordinaria espansione territoriale, demografica ed economica che va dal 1870 al 1900 c.ca: è la Gilded Age, termine tratto dal romanzo del 1873 dello scrittore Mark Twain intitolato "The Gilded Age: A Tale of Today", satira di un'epoca di gravi problemi sociali mascherati da una sottile doratura.

In questo periodo si delinea una suddivisione che assegna al Nord la produzione di manufatti, al Sud di materie prime industriali (cotone e tabacco) e ad Ovest di prodotti alimentari (grano e carne). 

L'abbondanza di materie prime, il ritardo degli effetti della prima rivoluzione industriale e la scarsità di manodopera ad alta professionalizzazione configurano un sistema industriale che tende rapidamente a meccanizzare il più possibile i "mestieri complessi".

Manhattan, 1890

L'aumento rapido della dimensione delle città, con un sistema di disegno urbano del laissez faire, è impostato su una griglia ortogonale che lascia totale libertà agli investitori privati, con un conseguente sfruttamento dei suoli.  La grande ricchezza proveniente dalla continua acquisizione di terreni e risorse sottratti ai nativi, insieme all'imponente immigrazione di manodopera a basso costo, permette ai boss dell’edilizia di plusvalorare le rendite: aumenta enormemente il divario tra ricchi (2% della popolazione) ed il resto della popolazione che vive ad un livello di povertà esorbitante.

Per garantire il consenso della classe lavoratrice immigrata viene loro fornito un minimo di comfort e standard igienico in modo da non cadere nel degrado delle comunità nere che, dopo la Guerra Civile, costituiscono il gradino più basso della scala sociale e la cui separazione dagli altri poveri è mantenuta ben evidente.


10 maggio 1869:
inaugurazione della prima ferrovia transcontinentale


La seconda metà del 1800 è caratterizzata dalla conquista del West, prima con treni a vagoni e navi fluviali e poi grazie al completamento nel 1869 della prima ferrovia transcontinentale che collega il sistema ferroviario degli Stati della costa atlantica con la California e l'Oceano Pacifico.

L'esercito degli Stati Uniti combatte frequenti guerre su piccola scala con i nativi americani, mentre i coloni invadono le loro terre: gradualmente gli Stati Uniti conquistano le terre tribali dei nativi americani ed estinguono le loro rivendicazioni, costringendo la maggior parte di loro a vivere in riserve sovvenzionate.

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